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Risk management è un’espressione inglese la cui traduzione in italiano è gestione del rischio.
Per quanto tale espressione sia piuttosto generica, di norma con essa si fa riferimento a tutte quelle strategie che le aziende mettono in atto per gestire adeguatamente i possibili rischi connessi all’attività aziendale; gestire un rischio significa sostanzialmente identificarlo, valutarlo e, ovviamente, trattarlo.
Secondo la norma nazionale UNI 11230:2007 “Gestione del rischio – Vocabolario”, il risk management è così definibile: “l’insieme di attività, metodologie e risorse coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento ai rischi”.
Il risk management non è sicuramente un concetto nuovo per quanto riguarda l’ambito aziendale, ma ha acquisito una inaspettata popolarità dopo l’emanazione del Dlgs 231/01, il decreto legislativo sulla responsabilità amministrativa delle imprese.
Il Dlgs 231/01 e il modello organizzativo 231
Il decreto legislativo 231/01 è un atto normativo che ha letteralmente tolto il sonno agli amministratori delle aziende e a tutti i professionisti della consulenza aziendale; questo decreto ha infatti superato il vecchio principio legislativo che afferma “una società non può delinquere” (Societas delinquere non potest per gli amanti del latino giuridico); in sostanza, prima dell’introduzione di questo decreto, se, relativamente alla sua attività lavorativa, un dipendente commetteva un reato, la società non poteva essere chiamata a risponderne e la responsabilità ricadeva solamente sul soggetto che aveva materialmente commesso tale reato.
Il Dlgs 231/01 ha cambiato tutto; adesso anche la società diventa responsabile dei reati che esso prevede e che sono commessi dai suoi dipendenti e collaboratori.
Questo ha comportato una vera e propria rivoluzione che ha portato all’introduzione di quello che, in riferimento al decreto, è noto come modello organizzativo 231; in questo modello che deve essere costantemente revisionato, sono riportate regole di comportamento, procedure di controllo, linee guida di vario tipo, indicazioni varie, modulistiche consigliate ecc. che devono essere conosciute e adottate e il cui scopo è quello di prevenire la commissione di reati da parte dei dipendenti.
Gestire il modello organizzativo 231 con un software dedicato
Sono talmente tanti i reati previsti dal decreto e così numerose le procedure da rispettare, che la corretta gestione del risk management e del modello organizzativo 231 è, di fatto, particolarmente complessa e quindi il rischio di sbagliare (ci si perdoni l’involontaria ironia) è elevatissimo.
Esistono però, fortunatamente, strumenti che possono semplificare notevolmente la vita ai risk manager aziendali e ai professionisti del settore (consulenti, commercialisti ecc.); è il caso di Bluen, un sofisticato e flessibile software in italiano per la gestione del risk management.
Il software, continuamente aggiornato, analizza il “rischio 231” e semplifica drasticamente la sua gestione.
Bluen è rivolto sia alle aziende che ai professionisti del settore e permette di gestire il modello organizzativo 231 in modo semplice e intuitivo consentendo un notevole risparmio di tempo e di fatica; soprattutto, poi, si avrà la sicurezza che tutta la documentazione sia in perfetto ordine e a prova di qualsiasi controllo.
Bluen è un software che può girare sui sistemi operativi più noti (Windows, Android, iOS) e su vari tipi di dispositivi.
Essendo un on-line system è disponibile 24 ore su 24, da qualsiasi postazione di lavoro.
La gestione online permette anche ai professionisti della sicurezza di essere sempre in costante contatto con la propria clientela facilitando i rapporti e riducendo tutte le tempistiche di intervento.