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Sailfish (sistema operativo per smartphone)

Se pensate che il mondo dei telefonini si riassuma nello scontro tra iOs di Apple e Android di Google non è così: al di là dei comprimari Microsoft e BlackBerry, il mondo dei sistemi operativi per smart device conosce alcune interessanti esperienze, una delle quali è Sailfish.

Sailfish (“pesce vela”, un curioso animale dell’oceano indiano e pacifico) è un sistema operativo che affonda le sue radici nella storia di Nokia che, prima di cedere la sua divisione smartphone a Microsoft, s’avventurò in questo settore cercando di sviluppare con AMD, Intel e la Fondazione Linux un sistema operativo indipendente, chiamato MeeGo.
Presto Nokia si arrese e, nel 2011, un gruppo degli sviluppatori originari di Meego, continuò quest’avventura dando vita a Jolla, società creata utilizzando i fondi provenienti dal programma “Nokia Bridge”, per supportare start-up fondate da ex dipendenti Nokia, e che oggi ha 150 dipendenti.
Il nuovo sistema operativo è solo parzialmente una continuazione di MeeGo: Nokia ha trattenuto per sé le proprietà intellettuali sul progetto, sicché Jolla è ripartita utilizzando le parti open source (come abbiamo visto il progetto nasceva in ambito Linux), costruendoci intorno il nuovo sistema operativo, che è quindi parzialmente open source, mentre l’interfaccia grafica e altri componenti sono protetti da copyright a favore di Jolla.
Sailfish riflette la sua nascita con un approccio aperto e compatibile sia nel senso che può essere installato su terminali molto diversi tra loro, sia perché accetta l’installazione di software proveniente da mondi diversi (anche se vicini) come Android e Linux, e il business di Jolla è più che la vendita di propri telefoni (i modelli ufficiali non sono più disponibili sul sito di Jolla) la collaborazione con altri soggetti per sviluppare nuove applicazioni. Più che un “semplice” sistema operativo è un ecosistema, destinato a implementazioni ed evoluzioni per applicazioni specifiche e ovviamente anche per la realizzazione di smartphone: per il 2016 diversi produttori hanno annunciato loro modelli e tra questi Fairphone il cui “Fairphone 2” installerà anche Sailfish.
I progettisti dichiarano che Sailfish è disegnato per assicurare un’esperienza utente uniforme, elegante e veloce con una navigazione semplice e facile da imparare.
Un punto forte che viene sostenuto è l’efficacia del multitasking di Sailfish, unita a un particolare tool di gestione che mostra a colpo d’occhio tutte le applicazioni in esecuzione, vedendo tutto quello che sta succedendo, e potendo passare facilmente tra le applicazioni; è inoltre possibile controllare le applicazioni, per esempio modificando un brano musicale in esecuzione o mettendo in pausa un video senza aprire l’applicazione.
L’attenzione per l’esperienza finale dell’utente si ritrovare in particolare nell’interfaccia grafica, disegnata per dare il massimo spazio ai contenuti, semplificare la navigazione e renderla sempre più intuitiva, anche attraverso l’uso delle dei gesti della mano, che Sailfish promette diventare sempre più “fluidi, semplici, veloci”.
Al di là delle caratteristiche tecniche però, i progettisti puntano sull’idea di comunità: una piattaforma che ascolta in continuazione i consumatori e che evolve rispondendo alle loro richieste aggiungendo continuamente nuove caratteristiche e funzionalità.
Insomma, Sailfish si propone come alternativa originale ai sistemi operativi dominanti, che forse bisognerebbe almeno vedere in azione prima di scegliere il prossimo smartphone.



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